venerdì 26 aprile 2019

Sono in casa

Sono in casa. Nel cortile
scende la luce della luna.
Con la mano saluto
il suono della macchina del
vicino che sgretola
la strada sterrata
su cui romba
con l’intensità di un sole.

Sento il silenzio della notte,
il nulla che invade tutto
da ogni parte e che mi pervade
entrando e salendo
nelle mie vene e raggiungendo
regioni della mia anima
così nascoste
che neanche io le avevo mai scorte.

Sento il peso della natura
su di me, mi sento soffocare
dalla spirale di languore
che trascina con sé i secoli
e l’Impero povero di sogni.

Leggo.
Esprimo con questi versi
l’anelito a esplorarmi
e a vivere così che possa
dire: questi sono gli anni
verdi che ho vissuto,
il resto è tempo.

Leggo il Leopardi.
Il vago e l’indefinito
sono le piacevoli illusioni
che ci rendono tollerabile
il cammino su questa terra.

Nessuna guida
che ti prenda per mano
con forza, slancio e impeto
come il poeta di Recanati. 

Gianluca Bisso, L'infinita vanità del tutto, 2019.

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