giovedì 11 aprile 2019

Le luci dei miei occhi


Questa è la prima volta
che amo qualcuno
più delle lucerne
che producono le luci
dei miei occhi,
questa è la prima volta
che i miei versi
mi cingeranno la sacra
testa con corone d’alloro
di pura Gloria;
cantano e suonano
i tuoi occhi
la danza dei sensi
di cui ordino la coreografia
mi ispira parole nuove
inusitate alla tessitura
della mia poesia;
è tempo di ribellarsi
a chi mostra le effigi
proprie e degli antenati,
siamo un’imitazione
di esseri umani,
la macchina è la nostra padrona,
non siamo angeli
non siamo demoni
ma uomini,
la nostra mente
produce illusioni,
parvenze di realtà,
ma siamo solo
gli ologrammi,
siamo solo
frutto di un sogno,
caduci fiori
senza radici.

Da Gianluca Bisso, L'infinita vanità del tutto, 2019 

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