giovedì 24 ottobre 2019

Hybrid Theory


Diciannove anni fa, dopo 44 rifiuti collezionati da parte delle case discografiche, usciva Hybrid Theory, l'album di debutto dei Linkin Park, ancora oggi il più venduto degli ultimi anni: oltre trenta milioni di copie nel mondo, di cui 10 negli Stati Uniti, dove è disco di diamante. 
La versione live di Crawling è valsa alla band un Grammy, In The End resta uno dei brani di maggior successo di quel decennio, le dodici tracce di questo capolavoro rappresentano la colonna sonora della mia generazione.

Uno stile ibrido, che unisce il rock al rap e a sonorità pop, che ha fatto dei Linkin Park gli alfieri del Nu Metal. Di sicuro l'ingresso di Chester nella band è stato uno dei motivi principali di questo clamoroso successo, unito all'originalità e al talento di quei sei ragazzi, e all'inesauribile estro creativo di Mike Shinoda e Brad Delson, che si confermeranno autori di grande valore in Meteora, Minutes to Midnight, A Thousand Suns, Living Things, The Hunting Party e One More Light.
Non ci resta che fare gli auguri a questa creatura musicale che è rimasta interessante e ineguagliata come poche.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.