lunedì 19 luglio 2021

Banalità

Se parlo di cazzate tutti dicono "che bello!"/Se faccio polemica sono carne da macello

Caparezza, La legge dell'ortica, Verità supposte (2003)

Gli artisti contemporanei tendono per loro natura e  per quella che si può considerare una vera e propria deformazione professionale a non esporsi, a non osare, tanto nei contenuti quanto nella forma e nello stile.
Preferiscono rimanere in una tranquilla neutralità ed essere banali. D'altronde bisogna vendersi, prima di tutto, e accontentare un pubblico che preferisce ignorare la complessità del reale. 
Non tradire le aspettative che gli altri nutrono nei confronti degli artisti è fondamentale per creare e mantenere una comunità di seguaci.  
Conviene essere piacioni.
Analizzare a fondo un argomento, proponendo riflessioni maturate all'esito di uno studio serio della materia, non è considerato positivamente dalla società e dagli utenti delle reti sociali. Mancano degli ideali intellettuali, sostituiti tout court dagli ideali emotivi, consistenti nella spettacolarizzazione del dolore e dei sentimenti, per indurre ad una insincera e inutile compassione. 
Nessun umanesimo può prescindere da direttrici fondamentali di carattere intellettuale, da sistemi di pensiero ben strutturati che fungano da linfa vitale per le opere d'arte.
Per vivere un nuovo rinascimento delle lettere è necessario porre al centro di tutto l'amore per la cultura, abbandonando le velleità proprie degli autoreferenziali, che non guardano a nient'altro che il proprio hortus conclusus.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.