venerdì 1 maggio 2020

Primo Maggio

Poesia tratta da L'infinita vanità del tutto, 2019, scritta nel 2014.
Non credo che la poesia possa cambiare la società, questo perché solo il 5% dei lettori, che di per sé rappresentano una percentuale minima della popolazione, legge poesia.
E quando si legge poesia, si preferiscono i sentimenti universali: di Neruda, poeta impegnato, si conosce la poesia d'amore; Majakóvskij, che ha cercato di essere il cantore dell'Unione Sovietica (si è suicidato, probabilmente costretto dai servizi segreti), è oggi un poeta di nicchia. Questo vale anche per Pound, per citare un poeta di destra, che ha subito la sorte di Neruda. Però, come mi ha suggerito Licia Baldi, nel momento in cui un poeta rappresenta la propria comunità cercando di elevare la quotidianità e le emozioni svolge una funzione politica, nel senso alto e lato del termine. Il modello che ho seguito in questa poesia è William Blake.



Il modello che ho seguito è William Blake, che in numerose occasioni ha offerto ritratti vividi e mai banali della società del suo tempo. 73 anni fa a Portella della Ginestra fucili e mitragliatrici vennero puntati su una folla inerme di contadini. Una pagina ancora oscura della storia recente d'Italia che mi spinge a rompere il silenzio degli ultimi mesi.

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