Non avrei più rivisto Jean-Yves Frehaut; d’altronde, perché avrei dovuto rivederlo? In fondo non avevamo realmente simpatizzato. Al giorno d’oggi, comunque, ci si rivede poco, anche quando il rapporto inizia in un clima di entusiasmo. A volte ci si intrattiene con conversazioni affannose sugli aspetti generali della vita; a volte ci si abbandona ad un abbraccio carnale. Certo, ci si scambia il numero di telefono, ma in genere ci si richiama poco. E, anche se ci si richiama, e ci si rivede, la delusione e il disincanto prendono rapidamente il posto dell’entusiasmo iniziale.
Michel Houellebecq, Estensione del dominio della lotta, La nave di Teseo, Milano, 2024, p. 46.
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