sabato 19 dicembre 2020

L'importanza di essere coraggiosi

Il mercato porta gli autori a percorrere strade già tracciate, a non sperimentare, a seguire i suggerimenti delle scuole di scrittura creativa, che inseriscono l'attività letteraria nel contesto produttivo della catena di montaggio.
Ma un libro non è solo un prodotto cartaceo, non può essere ridotto a bene commerciale qualsiasi. Quando si parla di arte il coraggio di dire le cose che si sentono e si pensano è molto più importante: è vitale esprimersi in modo originale. Non voglio apparire come un laudator temporis acti, ma la realtà è questa: scarseggiano voci alternative e quella estrema varietà di generi letterari che ha animato i circoli letterari italiani dal Medioevo al Novecento.
Non scarseggiano perché sono assenti, semplicemente vengono scartati in favore di narrazioni più rassicuranti. 
Diciamoci la verità: se molte case editrici ricevessero in lettura Il Libro dell'inquietudine di Pessoa, autentico capolavoro contemporaneo, lo cestinerebbero dopo aver sfogliato le prime dieci pagine.
"Troppo frammentario, manca una struttura", direbbero. Un diario dell'anima capace di scardinare il tessuto narrativo dominante: un colpo di genio. I personaggi e le loro storie possono anche non essere il fine, possono rappresentare solo un mezzo per esprimersi. 

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