Avrà sentito sicuramente parlare di quei minuscoli pesci dei fiumi brasiliani che attaccano a migliaia il nuotatore imprudente, in pochi secondi lo spolpano, con piccoli morsi rapidi, e ne lasciano soltanto uno scheletro immacolato. “Vuole una vita regolare? Come quella di tutti? Ovviamente lei dice di sì. Come dire di no? “Benissimo. Allora noi la spolpiamo. Eccole un lavoro, una famiglia, passatempi organizzati.” E i dentini affondano nella carne, fino all’osso.
Albert Camus, La caduta, Bompiani, Milano, 2019, p. 8, traduzione di Yasmina Melaouah.
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