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giovedì 15 febbraio 2018

Insonnia

Necropoli di Pantàlica

Un soffio lieto d’alati
a verde lume discorde:
il mare nelle foglie.

Dissòno. E tutto che mi nasce a gioia
dilania il tempo; un’eco appena
ne serba in voce d’alberi.

Amore di me perduto,
memoria non umana:
sui morti splendono stimmate celesti,
gravi stellati scendono nei fiumi:
s’affioca un’ora di pioggia soave,
o muove un canto in questa notte eterna.

Da anni e anni, in cubicolo aperto
dormo della mia terra,
gli omeri d’alghe contro grigie acque:

nell’aria immota tuonano meteore.

Salvatore Quasimodo, Erato e Apòllion 1932-1936.


Foto di Pietro Columba  [CC BY-SA 2.0], via Flickr.


Foto di Salvo Cannizzaro [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons.

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