Molti di voi conosceranno Chester
Bennington per la lunga militanza nei Linkin Park, band con cui ha fatto la
storia del rock degli anni 2000, passando dal nu metal (Hybrid Theory e
Meteora, 50 milioni di copie) a sonorità elettroniche (Living Things) e
sperimentali (A Thousand Suns), heavy (The Hunting Party) e pop (One More
Light), vendendo oltre 100 milioni di copie e raggiungendo il traguardo del
disco di diamante. Qualcuno conoscerà l'album dei Dead By Sunrise, Out of
Ashes, del 2009, progetto collaterale vicino al rock degli anni '90.
Dal 1993 al 1998 Chester è stato
il frontman dei Grey Daze, band grunge che ha ottenuto un discreto successo
negli Stati Uniti. Poco dopo partecipò al provino per il nuovo cantante degli
Xero, che cambiarono il nome in Hybrid Theory (Mark Wakefield aveva lasciato il
gruppo) e registrò nel giorno del suo compleanno le demo di quello che sarebbe
diventato l'album di debutto (rifiutato decine di volte prima di arrivare nelle
mani di Jeff Blue, rappresentante della Warner Bros). Fu proprio Chester a
suggerire il nome Linkin Park, storpiatura di Lincoln Park, parco di Santa
Monica che attraversava per recarsi nello studio di registrazione (nome diffuso
in tutti gli Sati Uniti: pensava che sarebbero stati percepiti come una band
locale).
Quest'anno (il 26 Giugno, la data di uscita è stata posticipata a causa del Covid-19) uscirà un album dei
Grey Daze con inediti e rimasterizzazioni dei vecchi pezzi dei dischi Wake Me e
...No Sun Today: hanno partecipato membri di Bush (Chris Traynor), Korn, Helmet, P.O.D., Breaking Benjamin, la
cantante LP, il figlio Jaime e tanti altri artisti.
Il singolo di apertura è What's
In The Eye, il testo, profondo, parla dei sentimenti che si provano quando si
perde qualcuno che si ama, un amico morto in un incidente stradale. La voce è ancora
grezza, d'altronde Chester era un adolescente (la canzone fu registrata tra il
1993 e il 1996), è una bellissima melodia rock intervallata da urla
gutturali. Il secondo è Sickness, che
vede la collaborazione di Page Hamilton degli Helmet (collaborò già con i
Linkin Park in The Hunting Party, nella canzone All For Nothing). A seguito
della rimasterizzazione ricorda il sound dei primi Korn.
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