giovedì 1 dicembre 2022

Libro blu, il mistero che della parola è il ventre

Protagonista del secondo appuntamento del ciclo di serate culturali Incontri con l’Autore “Momenti di Poesia”, proposto dall’Associazione culturale Compagnia della Stella, è “Libro blu”, plaquette a cura di Gianluca Bisso.
Diciannove canti aventi salde radici poetiche nell’ermetico narrare insulare, gravido di misticismo e sacralità «L’Elba è lo scenario, il contesto di emersione dello spirito poetico (...) ma si tratta del frutto dell’immedesimazione dell’osservatore con la natura. I versi sono la fusione tra contemplazione della natura e condizione della vita». 
L’isola di cui parla Bolano è e non è l'Elba”, citando Mario Luzi, «l’Elba è il luogo dal quale mi allontano e nel quale voglio tornare. Rappresenta un simbolo, come Itaca nella poesia di Costantino Kavafis». La poesia si declina in un euritmico cantare, mellifluo insinuarsi nel naturale «Un segreto che avevo nascosto/ nella scorza di un albero… È il verbo del mistero con il quale solo l’innocenza può avere contatto, e il poeta è strumento che vibra per voci ignote (...) L’oggetto del canto è il mistero che della parola è il ventre; il poeta e gli orizzonti marini sono una cosa sola», per usare le parole di Manrico Murzi, curatore della prefazione.

Si tratta della seconda pubblicazione di Bisso, successiva a L’infinita vanità del tutto (2019), e precedente a Lo spirito del tempo (2021) «La prima composizione spazia dalle tematiche esistenziali agli affetti familiari, da poesie sociali e politiche ad altre dal contenuto filosofico. Nonostante non sia ravvisabile una sola lex operis, lo stile è certamente prosaico. Le poesie di Libro Blu sono caratterizzate da un tessuto musicale che attraversa il testo conferendo un ritmo omogeneo, segno di un sensibile cambiamento di poetica (..) Libro Blu è puramente contemplativo, in un certo senso individualistico».

Scaturisce spontanea l’esigenza di indagare lo strumento della poesia al giorno d’oggi, quale ruolo essa rivesta «Siamo abituati ad altre forme di comunicazione, la poesia non sembra essere adatta ad intercettare i bisogni dell’uomo contemporaneo. Szymborska affermava ironicamente di scrivere per se stessa e pochi altri. Io non scrivo per conoscere me stesso, né nutro la velleità di cambiare la società attraverso le mie parole. Penso semplicemente che la poesia sia frutto dell’originalità connaturata negli esseri umani, che da sempre cercano di rappresentare la propria identità, il proprio modo di pensare e vivere, di cogliere la bellezza (oppure la vanità) dell’universo attraverso la lirica».
In copertina il dipinto di Italo Bolano, “Finestra dell’anima”.

«Il mio processo creativo non si discosta molto da quello che Bolano seguiva per dipingere le proprie opere». Spiega Bisso: «Immaginava che la tela bianca fosse un mare calmo e monotono su cui stesse per abbattersi la violenza di un temporale. Il processo creativo, infatti, è come una tempesta, è un momento di intuizione e piena libertà, superamento dei limiti fisici e temporali; l’artista è un marinaio solitario che affronta le difficoltà della navigazione (...) Libro Blu inoltre è un omaggio alla mostra “Blu Elba” che il pittore Italo Bolano ha tenuto nella sala espositiva Telemaco Signorini, alle velature cromatiche delle sue tele. Ogni poesia è legata ad un quadro che ne ha ispirato la composizione: Finestra dell’anima (2012), Blu Elba, Cantiere nel blu (entrambe del 2016), Barca in secco, Donna Isola all’Ottone, Domani si parte, Marina a Gibilterra, Donna Isola (2016), Voi siete… Mario Luzi (1980), Rosso e blu, Sera a Rotterdam».

L’incontro si svolgerà online, sulla piattaforma Google-meet, il giorno venerdì 2 dicembre 2022.

Alice Governi

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