Per un punto Martin perse la cappa o l'asino?
Alle origini del proverbio vi è una storia interessante per i linguisti.
Secondo la tradizione, Martino era abate del monastero di Asello. Un giorno decise di scrivere sulla porta della sua abbazia: Porta patens esto. Nulli claudatur honesto, cioè "La porta resti aperta. Non sia chiusa a nessun uomo onesto".
Però Martin sbagliò la punteggiatura e scrisse: Porta patens esto nulli. Claudatur honesto, cioè "La porta non resti aperta per nessuno. Sia chiusa all'(uomo) onesto".
La voce si sparse e a causa del malinteso il papa privò Martin della cappa, che simboleggiava il suo status di abate.
I francesi dicono invece "Per un punto Martin perse l'asino", a causa di un processo di banalizzazione. Il proverbio, in latino, in Francia circolava così: Uno pro puncto caruit Martinus Asello, "Per un punto Martin perse Asello". Città di Asello, Asellum, che i francesi in un secondo momento hanno confuso con il sostantivo asellus, asinello. Da qui Pour un point Martin perdit son âne.
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