lunedì 13 luglio 2015

James Patterson, l'alfiere delle librerie indipendenti

James Patterson è lo scrittore più ricco del 2015.  
Grazie alla sua generosità più di 175 librerie indipendenti americane hanno evitato la chiusura ricevendo un milione di dollari come libera donazione. Patterson non è un anacronista: molte delle oltre 300 milioni di copie che ha venduto sono e-book; tuttavia, non sottovaluta l'importanza del mercato "classico" del libro, nel quale dovrebbero trovare spazio gli autori emergenti e quei libri poco commerciali (una raccolta di poesie di un autore sconosciuto, per fare un esempio) che difficilmente diventeranno best-seller o long-seller. Adesso l'autore ha annunciato l'intenzione di voler donare 1.25 milioni di dollari alle biblioteche scolastiche americane, ricordando con amarezza che la scuola newyorkese da lui frequentata non ne aveva nemmeno una ("Unfortunately, our grade school had no library"). Queste biblioteche, di cui sono sprovviste anche molte scuole italiane, sono fondamentali per il percorso formativo degli alunni, che, sempre secondo Patterson, su Internet possono sì trovare milioni di titoli, ma necessitano della guida di un adulto nella scelta di libri di qualità. 
Come riportato nell'editoriale di Stefano Mauri, un magnate russo, Alexander Mamut, ha rilevato la Waterstone, la principale catena libraria inglese, che rischiava la bancarotta, e ha assunto il librario indipendente James Daunt, vero e proprio operatore culturale, come dirigente della stessa. Invece che competere sui prezzi, sulla quantità, James Daunt ha deciso di puntare sulla qualità, cercando di "dare il libro giusto alla persona giusta". Solo in questo modo, infatti, si può sconfiggere la concorrenza. 

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